Rimedi

TOS: terapia ormonale sostitutiva in menopausa

Pubblicato il 14/03/2022

Tutte le donne in menopausa hanno sentito parlare, almeno una volta, di terapia ormonale sostitutiva, nota anche come TOS.

Le informazioni a riguardo sono tante e, a volte, contrastanti tra loro, al punto da rendere difficile un approccio sereno alla gestione della menopausa come fase fisiologica nella vita.

Ma che cos’è davvero la TOS? La terapia ormonale sostitutiva non è altro che una terapia a base di ormoni, estrogeni e/o progestinici, prescritta dal Ginecologo o dal proprio Medico di fiducia, per compensare la carenza di ormoni femminili e contrastare i principali sintomi della menopausa.

Questo trattamento, purtroppo, ancora oggi paga gli effetti negativi dei risultati del famoso studio Women’s Health Initiative (WHI), pubblicato nel 2002, in cui sarebbero stati evidenziati elevati fattori di rischio per il tumore al seno e le malattie cardiovascolari, dovuti proprio a questa terapia ormonale.

Fino al 2002, infatti, la TOS era ampiamente utilizzata in menopausa con successo; in seguito, a causa degli allarmismi e delle paure sollevati dallo studio WHI, la sua popolarità calò drasticamente, non solo tra le donne ma anche tra i medici prescrittori.

Negli ultimi anni, però, numerosi nuovi studi sulla terapia ormonale sostitutiva hanno evidenziato i limiti dello studio WHI e hanno rivalutato in positivo questo approccio.

In particolare, la TOS, se adattata alla donna per fare in modo che la assuma nel momento giusto, nella migliore modalità e per la durata necessaria, risulta uno tra gli approcci più efficaci non solo per i sintomi della menopausa, ma anche per il suo effetto protettivo a lungo termine in post-menopausa.

Questa nuova consapevolezza amplia le possibilità a ogni donna dopo i 50 anni di guardare al proprio futuro con serenità, affrontando la menopausa come una fase della vita ricca di nuove opportunità, da vivere in salute e intensamente.

Un futuro che, in base all’aumento dell’aspettativa di vita – che per una donna italiana si aggira intorno agli 85-88 anni – può arrivare a durare fino a 35-40 anni dopo la menopausa. Perché allora non vivere tutti questi anni al meglio delle proprie forze, della vitalità e delle prestazioni a livello sia mentale che fisico?

La TOS, o Terapia Ormonale Sostitutiva, adattata alla donna e assunta nel momento, nelle modalità e per la durata giuste è tra i trattamenti più efficaci per i sintomi della menopausa.

Terapia Ormonale Sostitutiva, che cos’è

Durante la menopausa, il livello di ormoni si riduce in modo drastico. Questo calo comporta a sua volta l’insorgere dei vari sintomi, che possono colpire le donne in modo differente l’una dall’altra.

Posto che la menopausa è una tappa naturale nella vita di ogni donna, in alcune può manifestarsi in forma critica, con sintomi e persistenti come:

  • Vampate di calore;
  • Sudorazioni notturne;
  • Sbalzi di umore;
  • Aumento di peso;
  • Secchezza vaginale;
  • Disturbi del sonno;
  • Diminuzione del desiderio e problemi nella sessualità;
  • Aumento del peso;
  • Problematiche urinarie, dall’atrofia della vescica alla cistite ricorrente e dolorosa dopo i rapporti sessuali;
  • Perdita di tonicità ed elasticità della pelle con accelerazione dell’invecchiamento cutaneo;
  • Perdita di capelli.

Questa serie di cambiamenti può rendere la qualità della vita delle donne nettamente peggiore. Ecco perché è possibile, e in alcuni casi anche opportuno, valutare la TOS.

Questo trattamento offre la possibilità di alzare nuovamente il livello degli ormoni, ripristinando l’equilibrio iniziale. Si basa, infatti, sulla somministrazione di estrogeni, progestinici e altri ormoni ad hoc, a seconda delle manifestazioni nel singolo soggetto.

La terapia prevede la combinazione tra estrogeni e progestinici, poiché questi ultimi proteggono da iperplasia uterina. La somministrazione solo di estrogeni è dedicata esclusivamente alla donna che ha subito isterectomia.

In aggiunta, si può ricorrere alla combinazione con altri ormoni sessuali per il controllo di sintomi specifici, ad esempio con il testosterone a livello vaginale in preparazioni topiche per migliorare la sessualità.

Inoltre, va accuratamente determinata la dose di ormoni, in genere la minima necessaria per permettere alla donna di stare bene e nella forma migliore.

La TOS è infatti disponibile in varie forme:

  • Pillole per via orale, assieme a cerotti o anelli per via transdermica, percutanea, intramuscolare, intranasale o sottocutanea per la somministrazione sistemica;
  • Creme o altre preparazione per uso locale, indicate soprattutto per combattere la secchezza vaginale e altre alterazioni vaginali associate al calo di estrogeni.

Gli studi hanno evidenziato che, nell’approccio sistemico, la via transdermica è da preferirsi alla pillola perché evita la metabolizzazione da parte del fegato e, quindi, assicura effetti più mirati.

Se invece il problema è limitato a disturbi locali a livello vaginale, l’utilizzo di trattamenti mirati per uso topico può bastare.

Per esempio, la secchezza vaginale e il dolore durante i rapporti sessuali sono problemi che potrebbero essere trattati con un approccio topico e non necessariamente con il ricorso a una terapia farmacologica sistemica.

Personalizzare la TOS a seconda delle varie problematiche di ciascuna donna diventa quindi fondamentale. Vediamo insieme il perché.

Terapia Ormonale Sostitutiva: personalizzazione essenziale

Donna over 50 sorride dopo la TOS

Le possibilità di approccio con la TOS sono molteplici e, sulla base degli studi più recenti, vanno personalizzate nelle modalità e nel tipo di combinazione degli ormoni, così come nelle dosi e nei tempi da adattare a ciascuna paziente.

È stato infatti evidenziato che, per una TOS di successo, è essenziale un trattamento mirato, o “tailor made”, sulla base delle esigenze e dello stato di salute di ogni singola donna.

Molto importante il ruolo del Medico che, in seguito ad un’accurata prima visita con anamnesi, controllo dei parametri fisici, chimici e psicologici, potrà prescrivere il trattamento TOS più adatto alla singola paziente, modulando e controllando la terapia prescritta negli anni successivi a seconda dell’andamento del suo stato di salute.

Recenti evidenze hanno sottolineato che questa terapia farmacologica incide favorevolmente anche sui sintomi correlati in un rapporto di causa effetto a lungo termine con la menopausa.

Infatti, per le donne in post-menopausa aumenta notevolemente il rischio di problematiche cardiovascolari, di osteoporosi e sarcopenia, di depressione, di Alzheimer e Parkinson, di cancro alla mammella, uterino e al colon e di altre malattie, anche degenerative.

Se iniziata al momento giusto e nelle giuste modalità, la TOS si sarebbe dimostrata protettiva anche contro lo sviluppo di tali problematiche.

In particolare, è stato evidenziato che per godere al meglio dei suoi benefici a breve e lungo termine, le donne dovrebbero iniziare la terapia non appena entrano in menopausa, o al massimo entro i 10 anni dalla cessazione dell’attività ovarica. In ogni caso, non andrebbero mai superati i 60 anni di età.

Purtroppo, però, non tutte le donne possono assumere la TOS, che, infatti, non è indicata in caso di:

  • Cancro alla mammella;
  • Problematiche cardiovascolari;
  • Storia di trombosi;
  • Malattie epatiche;
  • Malattie renali;
  • Diabete;
  • Obesità;
  • Cancro all’endometrio;
  • Altre problematiche diagnosticate.

In questi casi, solo il Medico è in grado di valutare lo stato di salute della paziente e valutare se e quando la terapia può essere prescritta.

Gli studi hanno inoltre evidenziato che la TOS iniziata oltre i 60 anni rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, il tumore alla mammella e altre problematiche.

Non a caso, uno dei principali limiti dello studio WHI era stato quello di valutare la TOS in un gruppo eterogeneo di donne dai 50 ai 79 anni, evidenziando solo gli effetti negativi della terapia in quelle donne che avevano iniziato ad assumerla dopo i 60 anni.

Una volta stabilito che una donna può assumere la TOS, il tipo di terapia e le modalità, spesso ci si chiede per quanto tempo può essere utilizzata. Vediamolo insieme.

Terapia Ormonale Sostitutiva, per quanto tempo e stile di vita

Per quanto riguarda la durata di un trattamento TOS, non esistono indicazioni chiare in letteratura.

Alcuni studi, attenendosi al principio di precauzione, indicano di non protrarre la terapia oltre il necessario e di non superare mai i 10 anni di assunzione.

Altri studi, invece, suggeriscono che la TOS va usata anche oltre i 10 anni se persistono i sintomi: l’essenziale è continuare ad adattare la terapia allo stato di salute della donna.

L’obiettivo è quello di assicurare una buona qualità di vita in salute e sicurezza, utilizzando tutte le opportunità che l’approccio ormonale oggi può offrire a livello sistemico e/o locale.

Nonostante tutto quello che si può leggere sulla TOS, tra pro e contro, alla fine solo lo specialista saprà quantificare dosi e tempi idonei per ogni donna in base alla sua storia pregressa.

Per tutte, però, è fondamentale sapere che il trattamento da solo non basta se non viene affiancato a stili alimentari e di vita sani.

Ecco 4 consigli, da fare tuoi:

  1. Segui una dieta sana e varia, con il giusto apporto di frutta e verdura ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti e valuta l’inserimento di nutrienti essenziali protettivi, come gli omega 3 da pesce o gli omega 6 da frutta secca.
  2. Evita la sedentarietà, uno dei peggiori nemici del benessere a lungo termine! L’attività fisica è fondamentale a tutte le età e, anche dopo la menopausa, inserire l’esercizio nella propria routine quotidiana è un toccasana per invecchiare in salute.
  3. Evita anche il fumo, un nemico per la salute di tutti (e delle donne in menopausa in particolare). Il fumo rappresenta infatti un elevato fattore di rischio per i tumori e le problematiche cardiovascolari, oltre ad amplificare i sintomi della menopausa.
  4. Cerca di limitare l’alcol che, proprio come il fumo, contribuisce al peggioramento dei sintomi.

Queste sane abitudini aiutano non solo a ridurre alcuni sintomi della menopausa e a rimanere in forma, ma anche a prevenire gli effetti a lungo termine.

Terapia ormonale sostitutiva: tiriamo le somme

Abbiamo visto che, sulla base delle più recenti ricerche scientifiche e se personalizzata, la TOS può aiutare a controllare i sintomi della menopausa e a diminuire il rischio di osteoporosi, malattie cardiache, ictus, demenza, cambiamenti di umore e molto altro.

Esistono vari dosaggi, tempi e trattamenti sistemici e topici, come cerotto, gel, crema vaginale, supposta o anello a lento rilascio da inserire in vagina.

Per ogni donna che può effettuare il trattamento ormonale, lo specialista può prescrivere la terapia con ormoni più adatta per assicurarle una vita serena e sana, eseguendo visite di follow-up regolari per verificare che i benefici superino i rischi.

In definitiva, per capire se la TOS è la soluzione adatta è fondamentale rivolgersi allo specialista, l’unico in grado di valutare la miglior terapia a base di ormoni o eventuali alternative per le donne che non possono assumerli.

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