Probiotici in menopausa: tutti i benefici

Possono i probiotici venirci in aiuto per alleviare i sintomi della menopausa e migliorare la qualità della vita di noi donne in questa delicata fase?

La buona notizia è che diversi studi hanno confermato numerosi potenziali benefici dell’integrazione di probiotici nella donna prima, durante e dopo la menopausa.

Oltre alla riduzione dello sviluppo di malattie intestinali, osteoporosi e altre problematiche associate alla menopausa, è stata evidenziata una correlazione tra i livelli di probiotici e quelli di FSH, noto anche come Ormone follicolo-stimolante o Follicolotropina, nelle donne in perimenopausa. 

Ecco quindi che proprio questi organismi vivi, che apportano diversi benefici per la salute, possono rappresentare anche un modo per influire sull’omeostasi ormonale e potenzialmente avere un impatto sulla salute cardiometabolica. 

Tuttavia, nonostante ci sia un grande interesse verso nuove terapie sicure e poco invasive per migliorare la qualità della vita delle donne in menopausa, sono stati condotti ancora pochi studi sull’integrazione di probiotici in peri- e post-menopausa. 

Vediamo, quindi, insieme se e come l’integrazione di probiotici può aiutare le donne in menopausa sulla base delle evidenze ad oggi disponibili, e quali scegliere!

Flora batterica e menopausa: come scegliere i probiotici

La menopausa è caratterizzata da importanti cambiamenti ormonali che causano disagi fisici e psicologici, condizionando la vita di molte donne. 

Da una parte, la menopausa è una manifestazione dell’invecchiamento, dall’altra, quando arriva, ne accelera il processo. 

Ecco perché, in questa fase della vita, noi donne sperimentiamo i danni dello stress ossidativo e dei cambiamenti immunitari

Nel tentativo di comprendere questo processo di invecchiamento per imparare a mitigarne gli effetti, l’attenzione è ricaduta anche sui batteri lattici o LAB. 

In particolare, si è evidenziato che, con l’età, in entrambi i sessi, la popolazione batterica tende a cambiare e, con l’arrivo della menopausa, questo fenomeno sembra addirittura accelerare. 

Si è visto che tendono a diminuire i Lattobacilli e soprattutto i Bifidobatteri: fattore da tenere in considerazione nella scelta di un probiotico in menopausa. 

Attenzione però, affinché la loro integrazione sia di beneficio all’equilibrio della flora batterica, i probiotici devono presentare alcune caratteristiche:

  • Essere simili ai batteri amici che costituiscono la normale flora batterica intestinale in condizioni di salute;
  • Avere una sicurezza certificata per l’impiego nell’uomo;
  • Giungere attivi e vitali nell’ambiente intestinale;
  • Resistere ad un basso pH, al succo gastrico, alla bile e al succo pancreatico;
  • Mantenersi attivi e vitali per un tempo utile nell’intestino umano;
  • Supportare il trofismo delle pareti intestinali, che svolgono una funzione di barriera;
  • Aderire alla parete intestinale per colonizzare l’intestino.

Ma perché è così importante integrare i probiotici? Vediamolo insieme!

I probiotici per l’equilibrio della flora intestinale in menopausa

Abbiamo visto che la flora batterica varia con l’età e che la menopausa accelera questo cambiamento. 

L’integrazione di probiotici in generale è importante in caso di alterazioni della flora intestinale che portano a carenza di LAB, perché questi batteri svolgono diverse azioni di supporto alle regolari funzioni intestinali e in particolare:

  • Supportano la funzione immunitaria dell’intestino, la prima linea di difesa contro gli agenti nocivi esterni​;
  • Aiutano a prevenire le malattie infiammatorie intestinali, grazie alle loro proprietà immunostimolanti;
  • Modulano l’assorbimento delle Vitamine B12 e K e dei minerali Calcio, Ferro e Magnesio;
  • Svolgono una funzione trofica a livello di mucosa intestinale;
  • Contrastano il gonfiore addominale, le alterazioni della motilità intestinale e altre manifestazioni tipiche della disbiosi (alterazione dei batteri amici che normalmente colonizzano il nostro intestino). 

Sono disponibili in commercio integratori alimentari con vari ceppi di probiotici di origine umana e adatti all’uomo, da scegliere in base alla fascia d’età e alle proprie esigenze.  

Con il passare degli anni, infatti, tendono a diminuire i Lattobacilli e soprattutto i Bifidobatteri, normalmente presenti nell’intestino; ecco perché in menopausa si dovrebbero utilizzare integratori che contengono principalmente questi due tipi di probiotici

Inoltre, in caso di gonfiore addominale e alterazioni della regolarità in menopausa, si consiglia di scegliere integratori contenenti principalmente Bifidobatteri, indicati per contrastare la fermentazione intestinale e favorire una buona colonizzazione del colon.

Ma come mai è così importante l’integrazione dei probiotici nella donna in menopausa? 

Oltre a contrastare la disbiosi, recenti studi hanno evidenziato che i probiotici sostengono il benessere anche in altri distretti dell’organismo, con notevoli benefici per la donna in menopausa. 

Vediamoli insieme.

I benefici dell’integrazione di probiotici in menopausa

Donna in menopausa fa il cuore con le mani all'altezza della pancia

Secondo studi recenti, l’integrazione di probiotici prima, durante e dopo la menopausa, sembrerebbe sostenere non solo le funzioni intestinali, ma anche il benessere generale, così come le regolari funzioni in altri distretti al di fuori dell’intestino:

  • Sostengono l’equilibrio ormonale;
  • Contribuiscono a mantenere l’equilibrio del microbiota vaginale; 
  • Aiutano a ridurre la perdita ossea;
  • Modulano il sistema nervoso e l’umore;
  • Controllano il regolare metabolismo lipidico, aiutando a mantenere il peso regolare;
  • Aiutano a contrastare lo stress ossidativo. 

In realtà, la connessione tra probiotici, microbiota intestinale, microbiota vaginale, deficit di estrogeni e, in generale, miglioramento della qualità di vita in menopausa è ancora oggetto di analisi e discussione. 

Vediamo comunque nel dettaglio questi potenziali benefici dell’integrazione di probiotici in menopausa.

I probiotici e l’equilibrio ormonale 

L’assenza di estrogeni, tipica della menopausa, altera la composizione della flora batterica intestinale che, a sua volta, favorisce varie problematiche come l’aumento del peso, all’osteoporosi e altri disturbi cronici importanti. 

Integrare i probiotici può quindi migliorare lo stato di salute nelle donne in peri e post-menopausa, prevenendo queste problematiche associate all’assenza degli estrogeni.

Ma non solo, i probiotici potrebbero influenzare anche alcuni equilibri ormonali in post-menopausa, fino ad incidere positivamente sui livelli di FSH, ovvero l’ormone follicolo-stimolante prodotto dall’ipofisi, un piccolo organo localizzato alla base del cervello. 

Questo ormone è coinvolto nelle riproduzione ed è per questo che i suoi livelli cambiano durante la menopausa, quando la funzionalità ovarica decresce per poi cessare. 

La sua carenza è stata associata ad un aumento del rischio cardio-metabolico in post-menopausa e l’integrazione di probiotici sembrerebbe un interessante potenziale supporto per ridurlo, su cui è importante continuare le indagini. 

I probiotici aiutano a contrastare le infezioni vaginali

È noto che alterazioni della microflora intestinale possono influenzare la composizione di quella vaginale favorendo le infezioni. 

In particolare, i Lattobacilli sono i principali componenti della microflora vaginale sana, liberano acido lattico e mantengono il pH vaginale ad un valore ottimale per contrastare potenziali infezioni da vari patogeni. 

Gli studi hanno evidenziato che anche gli estrogeni modulano la composizione della flora batterica vaginale, tanto che, dopo la menopausa, si verifica una diminuzione dei Lattobacilli che favorisce l’aumento del pH vaginale e un aumento di microrganismi dannosi. 

Ecco perché, in caso di infezioni vaginali in menopausa, potrebbe essere indicata l’assunzione di probiotici in grado di favorire l’equilibrio della flora vaginale, contrastando la crescita di microrganismi nocivi come Enterobacteriaceae, Escherichia coli, Candida e Gardnerella vaginalis.

Probiotici per migliorare la vita e il metabolismo in menopausa 

La menopausa, si sa, porta spesso con sé sbalzi d’umore, disturbi del sonno e vampate di calore

Disturbi per cui i probiotici potrebbero rivelarsi utili andando a migliorare l’umore, ridurre stress e ansia e, più in generale, incidere positivamente sulla qualità della vita della donna. 

Diversi studi suggeriscono che l’integrazione di un livello ottimale di probiotici, in particolare Bifidobatteri e Lattobacilli, anche in associazione ad altri nutraceutici, migliora i sintomi del climaterio, tra cui l’umore, andando a modificare il microbiota,.

Sembra ad esempio che la combinazione di probiotici produttori di enzimi con estratto di soia aiuti a migliorare i sintomi della menopausa e l’umore. 

In aggiunta, il rallentamento del metabolismo, così come le alterazioni dell’assorbimento di alcuni nutrienti legati all’età potrebbero essere collegate proprio a squilibri di numero, tipo e vitalità dei Lattobacilli e Bifidobatteri che compongono la microflora intestinale. 

In particolare, si è evidenziato che l’integrazione di probiotici può influire sull’indice di massa corporea nelle donne in perimenopausa e postmenopausa, andando a modulare il controllo del metabolismo e del peso. 

Probiotici per ossa più resistenti

Uno dei problemi caratteristici delle donne in post menopausa è l’osteoporosi

Anche su questo fronte, sembra che alcuni trattamenti probiotici possano proteggere le donne dalla rapida perdita ossea,,, ,

In particolare, il Lactobacillus reuteri 6457 sembra essere il più coinvolto nella protezione delle ossa, avendo buone proprietà anti infiammatorie. 

In effetti, il microbioma intestinale è in grado di modulare l’omeostasi e quindi anche la salute delle ossa

Inoltre, in caso di osteoporosi da deficit nell’assorbimento di Calcio, potrebbero essere di beneficio formulazioni a base di Bifidobatteri in associazione a Lattobacilli, in particolare Bifidobacterium lactis, Lactobacillus helveticus e Lactobacillus reuteri.

I probiotici per contrastare lo stress ossidativo della menopausa

Infine, i probiotici potrebbero essere anche utili per rallentare l’invecchiamento organico contrastando lo stress ossidativo, uno dei suoi principali attivatori. 

Se, prima della menopausa, gli estrogeni contribuiscono al contrasto dello stress ossidativo grazie alla loro azione antiossidante, durante e dopo la menopausa questa protezione viene a mancare, accelerando il processo di invecchiamento. 

I probiotici, grazie ad una potenziale azione antiossidante, potrebbero contribuire a proteggere la donna in menopausa dallo stress ossidativo. 

Con queste premesse, vale la pena valutare il consumo di cibi probiotici o un’integrazione specifica, senza dimenticare i prebiotici, che rappresentano il nutrimento dei probiotici e ne stimolano l’attività nel tratto gastro-intestinale. 

Probiotici e prebiotici sono un modo ‘naturale’, e sicuro per affrontare e mitigare alcuni degli effetti della menopausa; motivo per cui è fondamentale integrarli nella nostra quotidianità.

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