Come affrontare il calo di desiderio maschile dopo i 50 anni

Spesso, donne e uomini hanno tipi e tempi di reazione alla sessualità differenti: se le prime la vivono con dolcezza e coccole, i secondi hanno bisogno del rapporto completo per avvertirne i benefici.

Cosa cambia a livello fisiologico? Nulla, o meglio nulla che sia in comune ad entrambi i generi.

Oggi, si è attivi sessualmente fino a 70 anni. Sì, anche le donne, anzi: uno studio australiano dimostra che il 50% delle donne a 70 anni ha una vita sessuale soddisfacente.

Non lasciarti condizionare dall’età, quindi. In questo articolo, ti aiutiamo a capire come affrontare il calo di desiderio maschile dopo i 50 anni, in modo da riaccendere l’intesa di coppia con il tuo lui.

Cos’è l’andropausa?

L’andropausa è un insieme di processi fisiologici e psicologici legati alla libido maschile; a differenza della menopausa, questa condizione dipende dalla diminuzione del testosterone e ha un lunghissimo decorso.

Ma a che età cala il desiderio maschile?

Il testosterone è un ormone che dopo i 30 anni inizia gradualmente a diminuire, riducendo di conseguenza la protezione da alcune patologie, tra cui malattie cardiovascolari e diabete.

Perché allora si parla di calo di desiderio maschile a 50 anni? Perché dopo questa età i casi di andropausa diventano più frequenti, fino al 7% del totale, per arrivare poi al 35% solo ad 80 anni di età. Una bella differenza, vero?

Non confondere andropausa e ipogonadismo, una patologia insita in alcuni soggetti, e che condiziona la produzione di ormoni sessuali per tutta la vita.

L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta il sesso può suggerire delle ottime domande!

(Woody Allen)

Andropausa e calo del desiderio: come ti comporti?

Relazionarti con il calo di desiderio maschile non è semplice.

La menopausa inizia e finisce, lasciando dietro di sé una te nuova, diversa, anche più bella.

L’andropausa, invece, è un processo talmente lento che spesso non viene vissuto in modo traumatico come può essere accaduto a te.

Eppure, molti uomini la vivono come se fosse la cosa peggiore del mondo: niente di più sbagliato.

A 50 anni il processo è ancora lontano dall’essere una condanna, eppure alcuni uomini accentuano il problema, vivendolo male. Come si dice: più pensi in negativo una cosa e più quella lo diventerà.

Un po’ come avere ansia e continuare ad agitarsi. Questo tipo di comportamento è deleterio perché accentua il problema e lo sposta dalla sfera fisiologica a quella psicologica.

Primo accorgimento da adottare: non farsene un dramma. Un calo del desiderio a 50 anni è normalissimo, e non per questo sintomo di problemi più gravi.

Lo ripetiamo: andropausa e impotenza sono due cose completamente diverse, che richiedono quindi trattamenti diversi.

Ora, vediamo di capire bene come affrontare il calo del desiderio maschile.

Come affrontare andropausa e calo del desiderio?

Innanzitutto la prevenzione: l’insorgenza di un calo del desiderio non si può evitare, ma si può rallentare, eliminando i fattori di rischio che la condizionano.

Uno di questi è il fumo. Se hai ancora questa abitudine smetti, e fai smettere il tuo uomo.

Il fumo è dannosissimo per tanti aspetti fisiologici del corpo, ma per l’apparato riproduttivo è fortemente deleterio. Negli ultimi decenni si è riscontrata una diminuzione importante della fertilità nei giovani.

Ma come fare a gestire le conseguenze del calo del desiderio? Innanzitutto aprendosi alla realtà, e accettando che non saremo mai gli stessi per tutto l’arco vitale.

Parla con il partner: il dialogo, lo abbiamo detto molte volte, è fondamentale in una coppia che necessita di stabilità. Chiedi al tuo partner come si sente, o come vorrebbe sentirsi.

Ogni calo del desiderio è diverso, e non è solo un fatto di età: come abbiamo detto, influiscono sul calo del desiderio anche abitudini alimentari, vizi ed eccessi.

Correggere, insieme però, determinate abitudini, arricchirà la vostra vita sessuale ma anche il vostro rapporto umano.

Sii il sostegno forte e stabile del quale il tuo uomo ha fortemente bisogno.

Calo del desiderio maschile a 50 anni: quando intervenire con i farmaci?

Sempre più uomini tendono a chiudersi in sé stessi, a non vedersi più virili e pronti a vivere le dinamiche di relazione.

Prima di parlarne con uno specialista, o con te, preferiscono ricorrere alle cosiddette pillole dellamore (di cui esiste anche una versione al femminile).

Prima di scegliere un farmaco, sono molte le strade possibili da percorrere insieme. Il trascorso della coppia è molto importante per stabilire una strategia di azione, ma è fondamentale che entrambi vi troviate in uno stato emotivo equilibrato.

Un farmaco, inoltre, è un rimedio utile nei casi di patologie associate alla disfunzione erettile; prima di cadere in tentazione, approfondisci la problematica con uno specialista, sarà lui nel caso a stabilire una cura.

Quale miglior medicina di un po’ di sano dialogo?

Parlate come non avete mai fatto, e accettate insieme che il sesso non è più al centro della vostra intimità. Non che debba mancare, anzi!

Meno sesso ma fatto meglio! La qualità del rapporto, soprattutto nella sfera emotiva, è fondamentale per aiutare il tuo uomo a gestire il calo del desiderio.

Un numero minore di rapporti vuol dire prenderti più tempo per ognuno di essi: concediti il tempo per sedurlo, tentarlo, ammaliarlo.

Coccola il tuo partner facendogli capire che l’appagamento passa dallo stimolo sensoriale, e che magari è giunto il momento di curare maggiormente questo aspetto.

Rimedi evergreen per il calo del desiderio dell’uomo a 50 anni

Il calo del desiderio nell’uomo a 50 anni, non è solo, e direttamente, imputabile a una deficienza antropogenetica. Ci sono altri fattori che ne influenzano l’insorgere: il già citato fumo, un’alimentazione sbagliata, il sovrappeso, il diabete.

Sono solo alcuni dei fattori che possiamo elencarti: eliminarli vi consente di ritardare e alleviare il calo del desiderio, ma più di tutto vi consente di affrontarlo meglio.

Sai cosa contribuisce in maniera determinante a una vita salutare? Della sana attività fisica. Non deve mai mancare nelle vostre abitudini, anche di coppia.

Lunghe passeggiate nella natura, ad esempio, o una corsa nel verde insieme, o anche dello yoga allaperto non devono mai mancare nella vostra quotidianità.

Sono tutte attività che, oltre a farvi bene, riaccenderanno il rapporto e l’intesa di coppia, anche tra le lenzuola!

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