Menopausa e mondo del lavoro: il dibattito è aperto

In Italia, con l’aumento dell’età pensionabile, noi donne trascorriamo sempre più anni lavorativi in menopausa, si parla di circa 15 o 20 anni.

Uno sforzo non indifferente considerato che si tratta di un evento fisiologico che comporta – a causa di profondi cambiamenti ormonali – sintomi più o meno importanti, che possono durare da qualche mese fino a qualche anno.

Il risultato di questa nuova condizione? 

Le donne lavoratrici in menopausa possono incorrere in ripercussioni negative: le assenze aumentano così come i permessi di malattia, controlli e visite di routine diventano più frequenti, e il rendimento sul lavoro può avere qualche momento di incertezza tra stanchezza, insonnia e perdita di concentrazione. 

A questa condizione lavorativa precaria si aggiunge il fatto che molte donne, per riservatezza o vergogna, preferiscono nascondere il vero motivo dell’assenza o della disattenzione, a volte compromettendo i rapporti con colleghi e datori di lavoro.

Vediamo meglio in che modo la menopausa influenza la vita lavorativa di noi donne e quali soluzioni mettere in campo per renderla più facilmente gestibile.

Perché la menopausa allontana le donne dal mondo del lavoro?

Un recente studio britannico rivela come la menopausa sia la seconda causa di dimissioni dal lavoro dopo la maternità. 

Oltre il 70% delle donne intervistate ha manifestato l’esigenza di una pausa dal lavoro dettata dalla comparsa di sintomi legati alla menopausa più o meno fastidiosi, disturbi non sempre facilmente compatibili con le condizioni lavorative.

Alcune donne hanno inoltre manifestato una forma di disagio nel rivelare al datore di lavoro la vera causa del proprio malessere.

Altre, invece, affermano di aver ricevuto delle pressioni più o meno velate da parte dei superiori per abbandonare la propria posizione, poiché ritenute non più produttive come un tempo.

Possono poi aggiungersi alcune caratteristiche specifiche del lavoro svolto, che tendono ad aggravare i sintomi della menopausa, favorendo un accumulo eccessivo di stress.

Se è capitato anche a te, sappi che non devi sentirti in alcun modo in colpa per le conseguenze di questo normale processo fisiologico, dentro e fuori dal posto di lavoro. 

È infatti evidente che nell’attuale contesto lavorativo esista una mancanza di supporto e sostegno per le donne in menopausa; motivo per cui alcune di noi, sentendosi incomprese, decidono di abbandonare il proprio posto di lavoro.

Ma esiste un modo per invertire questa tendenza?

Menopausa e mondo del lavoro: serve più supporto

Donna in menopausa sul posto di lavoro

Ambienti di lavoro inadatti, impossibilità di svolgere orari flessibili e scarsa conoscenza dell’argomento da parte del management aziendale: queste sono solo alcune delle criticità nel dibattito ancora aperto tra donne lavoratrici in menopausa e mondo del lavoro.

Nonostante la chiara e significativa necessità di gestire la menopausa in ambienti di lavoro, le aziende si sono occupate con estrema lentezza di questa nuova domanda.

Ma cosa si chiede, in breve, ai datori di lavoro?

Le principali raccomandazioni sono quelle di fornire maggiori informazioni sulla menopausa ai propri dipendenti e dirigenti e includere valutazioni di rischio e policy aziendali in linea con le richieste fisiche e psicofisiche che le donne in menopausa sono obbligate ad affrontare.

Nel Regno Unito, ad esempio, sono state costituite delle linee guida per contenere i disagi delle donne lavoratrici in menopausa. 

Ecco alcuni esempi:

  • Offrire la possibilità di tenere monitorata e variare la temperatura della postazione di lavoro;
  • Facilitare l’accesso ai locali destinati ai servizi igienici;
  • Favorire, dove possibile, il telelavoro;
  • Prevedere orari di lavoro flessibili.

Come migliorare la qualità di vita sul posto di lavoro

Coordinare sul posto di lavoro le figure competenti, attraverso una strategia di prevenzione e rassicurazione, è il primo passo per migliorare la qualità di vita delle donne lavoratrici in menopausa.

Piccoli cambiamenti che però possono fare una grande differenza nel modo di percepire l’ambiente lavorativo e aiutare noi donne a sentirci comprese, incluse e tenute in considerazione.

Un ulteriore impegno su cui ci dovremo impegnare in futuro è quello di rompere la cultura del silenzio e garantire che le donne in menopausa siano trattate con il sostegno che meritano e con dignità, anche, e soprattutto, sul posto di lavoro.

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